LA CAGLIARI SWR DELLE ATLETE VERE, OVVERO DI TUTTE LE DONNE

“E adesso gli atleti veri” disse colui che, vestito da speaker ma in realtà presidente della Fidal Sardegna, commentava il passaggio delle ultime Atlete donne prima della gara maschile ad una competizione di cross a Villacidro più o meno un anno fa. Disattenzione, lapsus o, forse, misogenia? Le critiche piovvero da ogni parte, eppure egli è ancora là, da decenni infiniti seduto sulla poltrona regionale della federazione atletica che, in quanto tale, è da sempre chiamata a valorizzare lo sport tutto. Così la storia sembra ripetersi, o meglio sorge davvero il dubbio che quando la corsa si fa rosa qualcosa scatti nella persona che dovrebbe tutelare l’atletica sarda al femminile come al maschile.

È di ieri, infatti, il comunicato della Fidal Sardegna dove le tesserate Fidal (definite “i tesserati” tanto per evitare anche stavolta di degnare di sacrosanto rispetto le Atlete donne) vengono minacciate di non ben precisati provvedimenti disciplinari nel caso in cui partecipassero alla 4. Cagliari SoloWomenRun Challenge di domenica 11 marzo, la prova competitiva che rappresenta la ciliegina sulla torta di un evento sportivo che, organizzato sotto l’egida dell’ente di promozione sportiva Asi, è ormai il più partecipato della Sardegna (mancano poche iscrizioni al sold out fissato a quota 7.000), promuovendo valori non banali quali solidarietà, salute, lotta alla violenza di genere, spirito di appartenenza e di condivisione. Un evento che raccoglierà e distribuirà migliaia di euro a sostegno di progetti territoriali socialmente utili rivolti al mondo donna e proposti dalle associazioni femminili che, attraverso la da lui bistrattata SoloWomenRun, hanno la possibilità di raccogliere fondi e fare conoscere la propria importante attività

Non vi diremo quanto sarebbe stato bello dialogare in maniera costruttiva con un presidente (o magari, perché no, una presidentessa) della Fidal regionale diverso, propositivo e positivo rispetto ad una terra, la Sardegna, che può e deve essere orgogliosa delle sue Donne a tutti i livelli. Ce ne sarebbero, ce ne sono di uomini e donne che, al suo posto, vorrebbero e potrebbero creare le condizioni ideali per essere vicini a tutto ciò che apre lo sport a tutti, a tutte. A tutto ciò che è entusiasmo, partecipazione, evoluzione.

Così non è ma vogliamo sperare che così sarà in un futuro prossimo e non remoto. Nel frattempo, ci rivolgiamo alle 270 Atlete già iscritte alla SoloWomenRun Challenge ed a quelle che vogliono ancora iscriversi (il limite è 300…) per rassicurarle che saranno tutte tesserate Asi per un giorno, potranno correre con l’esclusiva t-shirt SWR a loro dedicata e con la necessaria copertura assicurativa. Insomma, sono e saranno inattaccabili al punto che, dovesse qualcuno mettere in discussione la loro libertà di essere padrone delle proprie gambe, del proprio fiato e di un cuore solidale Grande Così, saremo noi organizzatori della SoloWomenRun e, nello specifico, la stessa Asi a sostenere concretamente l’eventuale class action contro i soprusi di un mondo che non è maschilista come qualcuno, in momenti così delicati per il costante dilagare di violenze di ogni tipo sulle donne, purtroppo sembra ancora volere.

La SoloWomenRun c’è e ci sarà. Grazie ad un Comune di Cagliari che l’ha voluta e sempre sostenuta e grazie a tutti coloro i quali ci aiutano a portarla, anno dopo anno, in una Sardegna che, anche attraverso questa manifestazione, è l’immagine perfetta dello sport che unisce.