CHARITY GOAL – I RISULTATI – IL GIARDINO DI LU

CHARITY GOAL – I RISULTATI
La Cagliari SoloWomenRun premia ogni anno con il Charity Goal i progetti di diverse associazioni attive sul territorio, che ricevono risorse derivate dalla manifestazione. Scopriamo insieme come sono state impiegate. Oggi vi raccontiamo una delle proposte vincenti della scorsa edizione. Quella del Giardino di Lu

SeminiAmo . L’Orto Terapeutico di Lu “L’orto cura chi se ne prende cura”
Il progetto pilota L’Orto Terapeutico di Lu, vincitore del premio indetto da Confagricoltura “Coltiviamo Agricoltura Sociale” e del premio “Charity Goal” dalla SoloWomenRun, è stato realizzato nel 2023 nelle campagne di Pimentel, piccolo centro del Sud Sardegna, grazie alla partnership tra la Onlus Il Giardino di Lu e l’azienda Agricola Mirai. Il progetto mira alla creazione di uno spazio dedicato al benessere delle pazienti in cura per depressione legata a problemi oncologici e dei loro caregiver, un luogo che offra l’opportunità di godere dei vantaggi dello stare all’aria aperta e dei benefici legati all’ortoterapia e alle terapie del benessere svolte in mezzo alla natura.
Destinatarie del nostro progetto pilota sono state 25 donne, la maggior parte delle quali direttamente interessate dalla malattia oncologica e che attualmente sono ancora in cura o sono riuscite a guarire. Tutte loro sono sempre state accompagnate dai loro familiari che le hanno aiutate nello svolgimento dei lavori agricoli: nello specifico dai compagni, dai genitori e, in due casi, dalle loro bambine.
Dal 17 giugno al 25 novembre 2023 si sono svolti numerosi incontri, con cadenza quasi settimanale, dove a gruppi si sono svolte attività di ortoterapia e attività di benessere complementari.
Tutte le pazienti hanno avuto a propria disposizione un filare in cui hanno potuto piantare i semi e le piantine preferiti in base alla stagionalità della frutta e della verdura. È stato bello vedere la complicità che è nata tra loro, la condivisione delle piantine da coltivare, l’aiuto che le pazienti più energiche hanno dato a quelle più fragili, le chiacchiere tra i filari, dove si sono raccontate serenamente la loro esperienza con la malattia. Infine la generosità nel condividere i frutti del proprio lavoro: chi aveva raccolto di più donava qualcosa a chi aveva raccolto meno. Durante gli incontri sono state proposte tantissime attività da affiancare all’ortoterapia: dal consulto psicologico classico alle attività complementari quali danzaterapia e arteterapia, dai massaggi shatzu e le attività di yoga ai consigli della nutrizionista.
Tra i tanti incontri ricordiamo con particolare piacere quello avvenuto una calda sera estiva, durante la quale le pazienti hanno potuto gustare i prodotti della loro terra cucinati dalle mani sapienti di un promettente chef locale che, in collaborazione con la nostra nutrizionista, ha creato uno squisito aperitivo salutare.
Il progetto ha raggiunto una notorietà che ha addirittura superato le nostre aspettative, comparendo in varie occasioni nei giornali e nelle tv regionali. Questi risultati hanno spinto altri comuni (dell’hinterland ma non solo), a esprimere la volontà di replicare il progetto anche nei loro territori.
Quest’anno è stato fatto tanto e tanto ci sarà ancora da fare negli anni a venire, ma la passione e la dedizione dimostrate per questo progetto pilota “fatto da donne per donne” sono destinate a crescere, senza alcun dubbio.