Roberta Ferru è stata la terza atleta a tagliare il traguardo della Cagliari SoloWomenRun 2024, lei che aveva vinto la corsa rosa nel 2016. Quest’anno ha partecipato anche per la sorella, scomparsa pochi mesi fa.
Che emozioni hai provato durante la giornata?
Vengo da un periodo non molto bello. Poco tempo fa ho perso mia sorella, avrei voluto portare anche lei a questa corsa, ma non abbiamo fatto in tempo. Volevo esserci anche per stare in mezzo alle persone che ogni giorno lottano con mali di diverso tipo, alcuni incurabili come quello che ha colpito proprio mia sorella. Ho corso anche per lei.
Qual è il tuo rapporto con la Cagliari SoloWomenRun?
L’ho vinta nel 2016, e lo scorso anno sono arrivata seconda. In altri anni non ho potuto farla perché coincideva spesso con altre gare alle quali dovevo partecipare. Essere alla partenza della SoloWomenRun è sempre molto bello.
Com’è andata dal punto di vista sportivo?
Tutti i risultati che arrivano vanno bene. Quest’anno compio 56 anni, corro da quando ne avevo 8. Devo risolvere qualche problema ai tendini, ho una borsite che mi trascino da due anni con un dolorino costante. Il mio forte sono i piedi, ma quello destro non funziona molto bene. Nonostante tutto sono comunque molto soddisfatta del risultato.
Cosa ti piace della Cagliari SoloWomenRun?
Non è solo sport, è anche un modo per le donne di stare assieme, in maniera diversa dal solito, una giornata di festa, tra amicizia e solidarietà. Quest’anno è stata molto partecipata, ho visto anche pullman da fuori città e una grande adesione. E fa piacere sicuramente prendere parte a un evento così.